Il Gran Premio d’Italia a Monza sorride a Lewis Hamilton, che domina la gara e vince in solitaria. Può gioire anche un immenso Fernando Alonso, terzo sul traguardo, che rimonta dalla decima posizione e aumenta il vantaggio in classifica su Vettel, Button e Webber, appiedati dalle loro monoposto. Seconda posizione per lo scatenato Perez, autore di una gara da applausi. Quarto Massa, quinto Kimi Raikkonen.
Alonso limita i danni e perde solo qualche punto su Hamilton, ora distante 37 lunghezze, ma allunga inesorabilmente su Vettel dopo lo sfortunato ko di Spa. Lo spagnolo ha ora 39 punti di vantaggio sul tedesco. Si preannunciano appassionanti gli ultimi sette GP, come del resto tutta la stagione, la prima davvero emozionante dopo diversi anni.
Pronti via e Lewis se ne va in solitaria. Alle sue spalle Massa riesce inizialmente a bruciare Button, prima di farsi risuperare qualche tornata dopo. A due giri dal via Fernando è già sesto. Fino a metà gara il ferrarista instaura un emozionante duello con Vettel: prima i due entrano insieme ai box e per poco non si sfiorano, poi Alonso tenta per due volte il sorpasso e finisce sull’erba. Per i commissari la manovra di Vettel che chiude lo spagnolo è scorretta e gli infliggono un drive through. Poco prima di scontare la sanzione, però, Alonso riesce nel sorpasso e si porta alle spalle del compagno di squadra.
Intanto la strategia di Perez premia il messicano della Sauber: la decisione di rimandare il pit stop lo lascia per qualche giro in testa, prima del sorpasso di Hamilton. Poi una delle svolte clamorose della corsa: quando era saldamente in seconda posizione, la McLaren tradisce Button, costretto al ritiro in rettilineo. Sul podio virtuale salgono così le rosse di Maranello, con Alonso che riesce a passare anche Massa.
Perez da dietro, però, è una furia: dopo il pit stop il messicano infila una serie di giri record e tiene un ritmo infernale, riportandosi velocemente sulle rosse e passandole senza grosse difficoltà nel giro di poche tornate. Nel finale la Red Bull assiste prima al bel duello nelle retrovie fra i propri piloti, col sorpasso di Vettel su Webber, e poi ai loro inesorabili ritiri. Il tedesco parcheggia in rettilineo (ancora problemi all’alternatore per lui) e un testacoda apparentemente innocuo di Webber compromette anche la gara dell’australiano.
Finisce col trionfo di Hamilton e la solita festa rossa sugli spalti per Fernando: per come si erano messe le cose dopo Spa e le qualifiche di sabato, va benissimo così.
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