I pornostici dell’11a giornata di Serie A.

Il campionato di Serie A sta riservando sorprese su sorprese: il Sassuolo è in corsa per la vittoria, il Torino lotta per l’Europa, la Juventus è in zona retrocessione, Icardi non ha trombato la moglie a nessuno, Borriello si è spettinato (ma è andato subito dal parrucchiere); un avvio così insolito non si vedeva da quando la Pro Vercelli ha vinto l’ultimo scudetto.

E cosa ci riserverà, dunque, questo fine settimana di calcio? Vediamolo coi pornostici di Palle di cuoio.

Una quaglia.
Una quaglia.

Juventus-Torino, X: il derby della Mole. i bianconeri sono in ritiro spirituale: coca e mignotte tutta la notte, così si svegliano fuori un po’; se il ritiro non serve, si ritira Allegri (o viene ritirato). Dall’altra parte il Toro è in forma, anche se in attacco c’è qualcosa che non Quaglia.

Inter-Roma, X: la sfida al vertice: le due squadre giocheranno infatti sui ghiacciai delle Tofane, per raffreddare i bollenti spiriti delle tifoserie; la Roma è una conclamata profumiera: la fa annusare sempre ma non la dà mai (la vittoria dello scudetto); mentre l’Inter deve confermare di essere davvero la vera Inter: ma esiste una vera Inter?

Fiorentina-Frosinone, 1: il derby della F. No, non parliamo delle mogli di Stellone e Paulo Sousa, ma… ma in effetti di che parliamo, altrimenti? Partita senza possibilità d’appello. W la F.

Carpi-Verona, 1: il derby della M: scegliete voi se M sta per “mentecatti” o per “merda” (e non si preannuncia una sfida di calcio champagne, in effetti). Mandorlini rischia di venir tostato e Sannino scalda la panca a Sonetti, finalmente pronto al rientro. Due squadre con tutti gli attaccanti rotti: un bel record.

Udinese-Sassuolo, 2: il derby della “la vera sorpresa del campionato”: una volta erano i friuliani, ora sono gli emiliani. Vincerà probabilmente Sassuolo, che ha dato i natali a Nek, e perderà dunque Udine, che ha dato i natali a Francesco Renga; due città con qualcosa di cui vergognarsi.

Bologna-Atalanta, 2: il derby dello scalpo: dalla zazzera di Donadoni al taglio old-fashioned di Paletta (e con old-fashioned intendiamo che sembra un vecchio bacucco). Basterà ai rossoblù il cambio in panchina per risollevarsi? Basterà a Pinilla il rientro di Denis per portarsi a letto la moglie di Giaccherini? Se fossimo in Giaccherini, preferiremmo non sapere.

Genoa-Napoli, 2: il derby veterotestamentale: da una parte Rafael e Gabriel, dall’altra Lamanna. E con questo ho detto tutto.

Lazio-Milan, X: il derby dei calciatori che sembravano finiti e invece no: da una parte Matri, dall’altra… no, quelli che sembrano finiti di solito nel Milan ricevono il colpo di grazia. Va bene, abbiamo sbagliato paragone. Ma se Matri dovrà andare allo stadio, domani sera, almeno Balotelli può stare a casa a scopare (non sappiamo con chi, ma forse nemmeno lui).

Chievo-Sampdoria, 1: il derby delle favole per bambini: “C’era una volta Ivan, un giovane Sardo che Correa e Correa attraverso il paesaggio Silvestre del suo paese perché voleva andare a casa a farsi una Carbonero, ma si accorse che gli mancava Mpoku di Pepe; provò dunque a farsi un Pinzi-monio coi Gamberini, ma – siccome il suo gatto Soriano non parlava Inglese – ci mise un Seculin; fortunatamente, però, a un certo punto arrivò un Cacciatore che portava seco due Dainelli da fare in salmì. Andarono dunque dall’amico Fernando per desinare, ma lui stava guardando Juventus-Torino e, essendo lui di chiara fede granata, esclamava spesso ‘Gobbi di merda!’. Sconvolti dal torpiloquio, i due decisero quindi di uscire e si fermarono in un Barreto a bere un caffè”.

Palermo-Empoli, 1: il derby dell’inutilità. Con tutto il bene che vogliamo alle due squadre, però, dai…