Schwazer e il doping: Emerito Pirla Olimpico

 

Sono ancora indulgente con Alex Schwazer, il marciatore italiano escluso dai giochi olimpici di Londra per essersi dopato. Epo, acronimo non facile da costruire, ma avente un unico significato: sei un IMBECILLE (continuando ad usare delle limitazioni alle parolacce).

“Mi prendo le mie responsabilità” Ecco, allora prova a cancellare questa immensa figura di merda che la nostra federazione ha fatto di fronte al mondo intero. Hai tradito la fiducia del tuo allenatore, dei tifosi, degli atleti (dai professionisti a quelli che si ritrovano al campetto o al parco) e di una nazione intera. Altoatesino di origine ma basso, bassissimo nell’etica sportiva, caro Alex.

Una medaglia vinta con il doping ci fa venire il voltastomaco, soprattutto se arriva da un campione uscente. Un detentore che ci ha fatto emozionare all’interno del nido d’uccello pechinese (lo stadio olimpico del 2008). A quel punto sarebbe stato meglio se non avessi marciato ma ti fossi messo a correre sperando che i giudici non riuscissero, per magia, a vederti. Siamo delusi e molto incazzati. Soprattutto perché in questa giornata hai fatto passare in secondo piano un oro (Campriani) un argento (Fabbrizi) e un bronzo (Morandi) che avrebbero dovuto avere la copertina di tutti i giornali e i blog sportivi.

Come ha detto il tuo allenatore Didoni, uno di quelli che si faceva davvero il culo per arrivare a certi traguardi: “Non ho neppure voluto chiedergli perché l’ha fatto: non ci sono giustificazioni. A 28 anni si è uomini, non più ragazzi. Alex deve crescere e cambiare vita”

Ora, per ripicca, speriamo che almeno Carolina Kostner ti abbia messo un paio di corna muschiate e che il CIO si esprima per una tua completa radiazione.

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