Vettel e il miracolo della Ferrari (o l’inverso).

Oggi decido di guardare il gran premio di Formula 1: la Ferrari di Vettel è in prima fila. Non succedeva, credo, dai tempi delle guerre puniche (allora c’era Pirro alla guida della Rossa).

Sono gasato. Mi piazzo sul divano, alzo il volume e mi godo la partenza. Raikkonen fora subito, ma ai box è pronto Francesco Salvi col chewingum e l’uomo di ghiaccio rientra; è in fondo, ma il Cavallino dimostra sin dai primi giri di avere tempi migliori, velocità più alte degli avversari, più leggiadria nel consumo delle gomme.

L'uscita di pista di Ericsson.
L’uscita di pista di Ericsson.

Sembra tutto troppo bello. E infatti Ericsonn esce dai giochi come un cellulare degli anni ’90 ed entra la safety car: mi addormento all’istante.

Quando mi sveglio penso che tutto sia tornato come prima, invece mi scontro con la realtà – che incredibilmente è più positiva della fantasia: Vettel ha riportato la Ferrari alla vittoria, Raikkonen chiude quarto, sfiorando (circa) il podio. Non capisco se è una mera illusione o se finalmente la freccia di Maranello è tornata ai fasti di un tempo. Ci rimuginerò sopra un’altra settimana.

Nel frattempo, le classifiche – dopo due gare – sono queste:

 

Classifica Piloti

Hamilton (Mercedes) 43
Vettel (Ferrari) 40
Rosberg (Mercedes) 33
Massa (Williams) 20
Raikkonen (Ferrari) 12
Nasr (Sauber)
Bottas (Williams) 10
Ricciardo (Red Bull) 9
Hulkenberg (Force India) e Verstappen (Toro Rosso) 6

Classifica Costruttori

Mercedes 76
Ferrari 52
Williams 30
Sauber 14
Toro Rosso 12
Red Bull 11
Force India 7