L’Italia quest’anno, ha una grande chance: in Europa league il Belpaese porterà ai sedicesimi all’incirca 117 squadre; riuscirà una di queste a superare almeno il prossimo turno? Qualcuna ha dimostrato un lieve cambio di mentalità rispetto al recente passato tricolore, vediamo come si sono comportate ieri le nostre compagini (tutte già sicure del passaggio del turno).
Qarabag 0-0 Inter: eh, beh… diciamocela tutta: l’Inter stava per perdere, ma l’arbitro ha annullato un gol (regolare) al 94′. Mancini deve fare ancora taaaanta, ma tanta strada. Eppure nella svogliata serata nerazzure alcune note positive ci sono: su tutte il giovane Federico Bonazzoli, che spera di fare più carriera di Emiliano (e forse ce la farà). Si rivede pure Andreolli. Non mancava a nessuno, ma bentornato comunque!
Copenhagen 1-5 Torino: due espulsi, un gol fatto, cinque gol presi: il bottino dei danesi – l’anno scorso in Champions league – è rabbrividevole. Il Torino, che va sotto, dilaga come il Po in piena: il Copenhagen regge per un po’, ma di più non può; doppieta di Martinez, gol di Darmian, Silva e Am… EH??! Amauri? Ebbene sì. La Sirenetta s’è rituffata in acqua per la vergogna.
Napoli 3-0 Slovan Bratislava: segna Hamsik, e questa è la prima notizia. Segna anche Zapata, e questa sembra non essere più una notizia ormai: Duvan sta iniziando ad abituare bene i tifosi partenopei dopo troppi mesi da fantasma. I protagonisti della squadra di Bratislava è poca cosa e Benitez se li mangia per l’aperitivo, ché aveva giusto un certo languorino. Se giocasse così anche in campionato, forse la Genovamania non sarebbe così accentuata; l’importante, comunque, è continui a giocare così in Europa. Nota: complimenti ai colori dei numeri sulle maglie. Bellammerda.
Fiorentina 1-2 Dinamo Minsk: e qui tutto quanto detto sinora va allegramente a farsi benedire; certo, pure la Viola gioca con un bel po’ di rincalzi (ma nemmeno troppi, a ben vedere), eppure ci si aspettava qualcosina di più contro una squadra che ha il nome di una caramella balsamica. “Hai mal di gola? Prendi una Dinamo Minsk menta forte!” Del team montelliano si salva solo il redivivo Marin, che non è Sanudo, ma a nudo sono stati messi i difetti della Fiorentina. Forse un po’ troppi (e tutti di carattere).