2-2 Milan: rimonta o altra figuraccia?

Il Milan agguanta il 2-2 a Palermo dopo essere andato sotto di due gol. Rosanero avanti col rigore di Miccoli all’ultimo minuto del primo tempo e sul 2-0 grazie a Brienza in avvio di ripresa. La reazione milanista porta al pari grazie alle reti di Montolivo e del solito El Shaarawy. Si parla di un Berlusconi furioso con Allegri per la gestione tattica della partita (ennesimo stravolgimento di modulo sia in avvio che durante il match), ma anche di orgoglio e reazione che possono portare fiducia e morale. La verità come spesso accade sta nel mezzo.

Non può passare inosservato un primo tempo decsamente sotto tono, come visto in troppe uscite stagionali (Sampdoria, Atalanta, Udinese e Lazio su tutte solo per citare il campionato). Il 3-5-2 con Abate e Constant sugli esterni è l’ennesimo esperimento tattico flop di Allegri, che dopo 13 partite in stagione non è ancora riuscito a dare un’identità alla squadra. Nel primo tempo Brienza tra le linee e Miccoli davanti fanno girare la testa a una difesa a 3 quanto meno azzardata: Bonera, Mexès e Yepes non sono propriamente dei muri invalicabili. Il salentino ha almeno tre palle gol per portare avanti i suoi: prima il suo diagonale finisce a lato di poco, poi una sua punizione sfiora il palo con Amelia immobile, e infine calcia alto di poco un assist di un inguardabile Constant. In mezzo c’è un contatto El Shaarawy-Morganella con lo svizzero che si rialza immediatamente e sportivamente: ci stava il fallo, e se fosse rimasto a terra probabilmente l’arbitro avrebbe fischiato. Il rigore non tarda ad arrivare: Abate, seppur da distanza ravvicinata, tocca stupidamente col braccio e Miccoli insacca. Il Milan è tutto in un’occasionissima per Pato in avvio, servito splendidamente da Montolivo: il brasiliano è però troppo lento e impacciato nel tiro e si fa murare.

Nella ripresa subito dentro Emanuelson e tridente in attacco per dare più brio alla fase offensiva, ma nemmno il tempo per organizzarsi che il tiro da fuori di Brienza trova ancora immobile Amelia: 2-0. Negli spazi Ilicic potrebbe anche chiuderla ma spreca. Allegri inserisce quindi anche Bojan e Pazzini e il 4-2-3-1 all’occorrenza anche 4-2-1-3 super-offensivo cambia il volto alla partita. Il Milan costringe il Palermo sulla sua trequarti e va vicino al gol in numerose occasioni. Montolivo accorcia, El Shaarawy pareggia e poi Bojan spreca anche il gol del sorpasso: comunque ottima prova dell’ex Roma.

Per l’ennesima volta il Milan dimostra di dover andare sotto prima di svegliarsi ed accelerare il gioco. E per l’ennesima volta Allegri sbaglia l’11 iniziale, dimostrando di non dare alla squadra la mentalità giusta per l’approcio alla gara. Il 2-2 di Palermo lascia sia l’amaro in bocca per un’altra occasione persa, sia la consapevolezza che di più si potrebbe fare. Le reazioni ci sono sempre e questo va sottolineato: il problema ora, più che tecnico, sembra proprio mentale.

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